Le 13 Fontane di Tolè

Tolè e le sue 13 fontane artistiche: viaggio tra arte, storia e natura sull’Appennino

All’inizio del 1900, Tolè non disponeva di un acquedotto, così il Comune di Vergato fece costruire delle fontane pubbliche per garantire ai cittadini l’accesso all’acqua. Queste fontane di Tolè fornivano acqua potabile e fungevano da lavatoi, diventando veri centri di vita sociale. Con l’arrivo dell’acquedotto dopo la Seconda Guerra Mondiale, persero la loro funzione, ma non la loro identità. Oggi, le 13 fontane di Tolè sono tornate a vivere grazie all’arte e alla creatività.

La Fonte della Divinità e della Sapienza, realizzata dallo scultore Luigi Faggioli, è affiancata da tre murales: L’aria è celeste, arriva l’estate di Demetrio Casile, La Porta di Renzo Crociara e Prego, vuol favorire? di Dante Mazza. La Fontana del Parco è impreziosita dalle opere dei bambini, con murales di Rolando Gandolfi e Angelo Tassi. La Fontana degli Alpini, scultura di Alfredo Marchi “Puleta”, sorge nel giardino dedicato agli Alpini.

Tra le fontane più complesse troviamo la Fontana dei Pesci, con opere di Lidia Bagnoli, Giada Guidi, Nerio Pellarin, Giuseppe Farella, Alfredo Marchi e Nunzio Mercurio. Marchi firma anche la Fonte Fontanazza (La Vanga) e la Fontana del Grotto (Papisfero, Mammamondo, Soragente) completata da murales di Lorenzo Ceregato e Umberto Sgarzi.

Completano l’itinerario: Le Tre Fonti (Riflessi di Gian Battista Sartore), Ca ’d Cicón (La Samaritana alla Fonte di Emilio Contini), la Fontana dello Sport e la Fontana dell’Acqua della Salute, con la scultura La custode dell’Acqua di Paolo Gualandi.