Scalpellini della Valle del Reno

Nel contesto avvincente della Galleria Letizia Gelli, situata nell’Ex Fornace Roncaglia di Bologna, il 3 dicembre 2023 si svolgerà un evento straordinario che ha celebrato la maestria e la tradizione degli scalpellini della Valle del Reno. L’atmosfera era carica di storia, cultura e lavoro, elementi chiave che hanno caratterizzato la lunga e preziosa eredità degli artisti locali.

L’Associazione, nel corso dell’anno, ha fatto risplendere l’arte dei maestri e degli allievi dei corsi di scultura su pietra arenaria in luoghi prestigiosi come il Castello della Rocchetta Mattei e il Castello Manservisi di Castelluccio di Alto Reno Terme. Ora, presso la Fornace Roncaglia, magnificamente restaurata e curata con passione dall’associazione ARTECITTA’ APS, gli scalpellini hanno condiviso le loro creazioni e la loro storia con il pubblico di Bologna.

La giornata del 3 dicembre ha segnato la conclusione del quinto corso di avvicinamento alla scultura su pietra arenaria, culminando in un’atmosfera vibrante e ricca di emozioni. Gli artisti, sia maestri che allievi, hanno presentato nuove opere d’arte, immergendo il pubblico in un viaggio attraverso la tradizione ultracentenaria degli scalpellini dell’Appennino Bolognese.

Attraverso filmati e fotografie, è stata tracciata una sintesi avvincente della storia degli scalpellini, con un focus particolare sui maestri Comacini del XV secolo. La narrazione ha evidenziato il duro lavoro di questi uomini valorosi nel corso dei secoli, plasmando edifici, chiese, borghi ed opere d’arte utilizzando la pietra locale.

Un momento di particolare rilevanza è stato l’introduzione del volume “Storie di pietre e scalpellini nel bolognese” scritto dal maestro scalpellino Alfredo Marchi. Il dialogo con l’autore ha permesso di approfondire ulteriormente la ricchezza della tradizione artigianale.

L’evento ha anche fornito l’opportunità di incontrare i maestri e gli allievi del quinto corso, un gruppo coeso ed entusiasta che incarna la speranza per il futuro di questa antica arte. La presentazione della fontana realizzata nel corso dell’ultimo corso, destinata alla piazza di Camugnano, ha rappresentato un tangibile segno di successo e riconoscimento per il lavoro svolto.

La conclusione dell’evento è stata incentrata sulla consapevolezza dell’importanza del lavoro degli scalpellini nella salvaguardia del patrimonio artistico e architettonico della città. L’auspicio è che la scuola possa continuare a formare nuovi esperti in grado di contribuire ai necessari restauri dei fregi in arenaria nel centro storico di Bologna.

Il Presidente Stefano Vannini ha invitato calorosamente tutti a partecipare, sottolineando l’importanza di questo connubio tra tradizione, cultura e lavoro che continua a plasmare e arricchire la comunità locale. Un’armonia di passato e presente che promette di lasciare un’impronta duratura nel tessuto culturale della Valle del Reno.

Francesco Indello

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